Hai appena saputo di essere incinta? Un po’ di apprensione è fisiologica almeno quanto lo è la gioia, tua e del tuo partner, all’idea che presto diventerete genitori. Quelli che seguono, così, sono alcuni consigli per vivere al meglio e, soprattutto, senza ansia i nove mesi che verranno.
Come affrontare la gravidanza: qualche consiglio pratico
Se non ne hai ancora uno, scegli innanzitutto un ginecologo di fiducia: ti seguirà passo passo durante la gravidanza, si assicurerà che tutto proceda per il meglio, ti consiglierà di volta in volta esami, controlli e accertamenti da svolgere e, soprattutto, si occuperà del parto (in clinica, a casa, in acqua, eccetera) quando sarà arrivato il momento.
Prova, in secondo luogo, a risalire all’età gestazionale e, cioè, a capire quando è avvenuto il concepimento: su iMamma.it scopri la durata della gravidanza, per esempio, e molti altri siti e app simili ti permettono di fare il calcolo preciso di in che settimana ti trovi o tra quante settimane è previsto il termine fisiologico della tua gravidanza. Sapere di essere “a 10+5”, ossia che sono passati dieci settimane e cinque giorni dalla tua ultima mestruazione, serve a rendersi conto di quanto grande è il tuo bambino, come il suo corpo si sta sviluppando e che capacità ha già, a contare quanto tempo manca ancora a quelle fatidiche 40 settimane considerate come termine ultimo della gravidanza ma, ancora, a pianificare meglio la tua gravidanza e, cioè, ad avere un’idea più chiara di quando è ora di fare la prima ecografia, quando potrebbero essere consigliate amniocentesi o villocentesi o una curva glicemica per escludere la presenza di diabete gestazionale e via di questo passo. Tenere un diario della gravidanza è un ottimo modo per non scordare niente e, perché no, per appuntare sintomi strani o insoliti che meritano di essere approfonditi e di cui si dovrebbe parlare con i propri medici.
Va da sé, comunque, che pianificare la propria gravidanza significa anche e soprattutto prendere una serie di decisioni pratiche. Dalla prenotazione di un’eventuale clinica privata per il parto alla scelta di chi sarà il pediatra del bambino, una serie di decisioni strategiche dovrebbe rendere meno traumatico l’arrivo di un bebè in famiglia. Una preoccupazione di molte future mamme è, per esempio, quando preparare la borsa per il parto e cosa metterci dentro: tieni conto che già dalla 37esima settimana il tuo feto è maturo e potenzialmente pronto per nascere e faresti bene, quindi, ad avere anche tu tutto pronto e organizzato per un eventuale ricovero; non esagerare con gli effetti personali o con i cambi per il tuo bambino ma attieniti scrupolosamente alla lista che ti è stata fornita dall’ospedale o dalla clinica. Anche preparare la tua casa ad accogliere il nuovo nato è importante: c’è tempo per la stanzetta del bambino, così come non servono subito seggioloni e lettini, ma faresti bene ad avere per esempio un fasciatoio, una culletta e un sistema di trasporto (una fascia, un ovetto, eccetera) per quando deciderai di uscire con il tuo bambino.