Alle donne può capitare di sentire dolore ai capezzoli. Che sia durante il ciclo, nel periodo ovulatorio, in menopausa o apparentemente senza motivo, questo è un fastidio davvero comune che, proprio per questo, viene molto spesso sottovalutato. Ma, esistono dei precisi momenti in cui bisogna prendere il fastidio molto seriamente, e correre ai ripari.
Dolore ai capezzoli, come riconoscere le secrezioni.
Il dolore ai capezzoli può essere legato a diversi fattori, tra cui uno squilibrio ormonale di cui non si è a conoscenza. In questi casi, a meno che non si tratti di dolore cronico non c’è bisogno di preoccuparsi: diverso è il discorso quando, al dolore si affiancano delle secrezioni.
Una donna deve, periodicamente, effettuare un’auto palpazione al seno, in modo da riuscire ad individuare eventuali noduli. A questa, bisogna affiancare una spremitura del capezzolo, in modo da poter controllare la presenza di secrezioni, e soprattutto il loro colore. In base a questo, è infatti possibile diagnosticare la presenza o meno di malattie, ed intervenire per tempo.
Se, per esempio, il liquido che fuoriesce è limpido, non c’è bisogno di preoccuparsi. Se invece il liquido è verdastro, quasi color smeraldo, potrebbe essere il segnale della presenza di una mastopatia, ed essere quindi necessario ricorrere ad un dottore. Se il liquido è simile al latte, e ci si trova in un momento qualsiasi del ciclo, questo può essere legato a iperprolattinemia, che va approfondita tramite dosaggio di sangue. Un liquido di colore marrone o rosso deve mettere in allarme in quanto, potrebbe essere il segnale di un papilloma intraduttale, o addirittura di cancro
Come lenire il dolore ai capezzoli
Il dolore ai capezzoli insieme al gonfiore è probabilmente uno dei sintomi più fastidiosi della fase premestruale. In questi casi qualche massaggio con crema a base di fans può essere utile, come anche l’utilizzo di antidolorifici e di un lieve diuretico.
Se il dolore dovesse essere persistente, o nel caso in cui si notasse qualche secrezione rossastra all’interno del reggiseno, è bene fare attenzione in quanto, potremmo trovarci di fronte ad una ragade del capezzolo: evento frequente durante l’allattamento, ma anche al di fuori. In questo caso potrebbe essere necessario cambiare il reggiseno oppure, nel caso il dolore ai capezzoli dovesse essere accompagnato da bruciore forte, bisognerà cambiare la posizione del bambino durante l’allattamento, tenendolo con il viso perpendicolare al seno, in modo che possa succhiare da tutta l’aureola.
Dal punto di vista medicinale invece, una crema alla lanolina è di certo la soluzione migliore, soprattutto se associata a dei copri capezzoli o a dei raccoglitori di gocce di latte in argento, utili a proteggere la zona dall’umidità.