Con il termine favola si intende una particolare composizione, in genere breve, con protagonisti animali, oggetti inanimati e qualche volta piante, che affrontano delle avventure con l’intento di dare un insegnamento al lettore: la famosa morale della favola.
Stando alle dichiarazioni di alcuni educatori e psicologi, proprio quest’intento morale costituirebbe un’ottima carta da giocare per i genitori, nella risoluzione di piccoli e grandi problemi di tutti i giorni. Il messaggio, comunicato al bambino mentre si legge una favola infatti, sarebbe percepito più facilmente, rispetto al discorso “serio”, fatto senza esempi a lui comprensibili. Gli studiosi hanno poi esamito alcune delle storie più famose, individuandone la morale ed elaborando una sorta di “guida all’uso”, che spiega al genitore in che occasione è adatto leggere quella favola al bambino piuttosto che un’altra.
Vediamo quindi un elenco di piccoli e grandi problemi che i bambini si possono trovare ad affrontare, e le rispettive favole da leggere.
Riccioli d’oro e l’arrivo del fratellino o sorellina
Riccioli d’oro narra la storia di come una fastidiosa bambina, sia entrata nella vita di una famiglia di orsi. Dopo varie eventi però la situazione cambia, e la famiglia torna alla sua pace quotidiana. Questa è considerata dagli esperti una favola rassicurante, da leggere al bambino in caso dell’arrivo di un fratellino o sorellina.
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Questo perché, l’avversione degli Orsi nei confronti di Riccioli d’oro, giustifica nel cuore del bambino la sua avversione nei confronti del nuovo arrivato, facendolo sentire meno in colpa. Allo stesso tempo, il lieto fine lo rassicura su un futuro ritorno alla normalità.
Hansel e Gretel e l’avversione per i genitori
La favola di Hansel e Gretel non ha bisogno di presentazioni. Considerata da sempre troppo cruda e violenta per i bambini, secondo gli psicologi invece, questa andrebbe letta in caso di separazione dei genitori. Perché? Perché aiuta a capire e a parlare di emozioni strane, come quelle “amore/odio” nei confronti dei genitori che si separano ma, soprattutto, perché parla di un padre che si pente e torna a cercare i propri figli. Questo aiuterà i bambini a sentirsi meno abbandonati, e a capire che, qualche volta, anche gli adulti hanno dei momenti di difficoltà.
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Cenerentola e i grandi cambiamenti
Cenerentola, sarebbe invece la favola da leggere per lavorare sull’autostima dei bambini: soprattutto se alle prese con grandi cambiamenti, come una nuova scuola o un trasloco. La storia di Cenerentola, adatta sia ai maschietti che alle femminucce, è infatti un inno all’autostima e alla fiducia, visto che, seppur circondata da un ambiente e da persona pessime, alla protagonista alla fine della favola accadono solo cose bellissime.
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Il brutto anatroccolo e l’autostima.
Al pari di Cenerentola, anche la favola del brutto anatroccolo andrebbe letta in caso di bassa autostima. A giocare un ruolo “didattico importante” è l’assenza della mamma del brutto anatroccolo, che spiega ai bambini che esistono delle situazioni in cui bisogna cavarsela da soli, come appunto capita a scuola, al calcetto e così via. In fin dei conti però, ne questo, ne tanto meno le sue disavventure, impediscono al brutto anatroccolo di diventare un bel cigno: messaggio importantissimo per i bambini.
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Il Libro della Giungla, per superare la paura di crescere
La favola da leggere ai bambini in caso di “paura di diventare grandi” è il Libro della Giungla. Il Libro, per anni manifesto dei boy-scout, contiene una serie di messaggi di fiducia per il futuro, insegna ai bambini il valore dell’amicizia e, cosa più importante, li indirizza ad una vita fuori dalla cerchia familiare. Inoltre, il sentire del personaggio che puntualmente si confronta con gli animali, tutti diversi da lui, educa il bambino alla diversità, insegnandogli che è sempre possibile imparare qualcosa da qualcuno. Adatto dai 6 anni in su.
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