Il muco cervicale è una sostanza dalla consistenza e dall’aspetto variabile che viene prodotta dalla cervice e che cambia durante l’ovulazione. Per questo motivo, tra i vari metodi impiegati per il calcolo della fertilità troviamo anche l’osservazione del muco cervicale. Come vedremo tra poco, durante l’ovulazione possiamo notare dei cambiamenti sia nel colore che nella consistenza di questa sostanza. Con un po’ di attenzione quindi possiamo capire qual è il periodo di maggior fertilità, durante il quale aumentano le probabilità di rimanere incinta. Naturalmente esistono dei metodi più attendibili per determinare quali siano i giorni fertili, ma l’osservazione del muco ci permette di confermare queste previsioni e anche di capire meglio il nostro corpo.
Muco cervicale: cos’è
Il muco cervicale è una sostanza che viene prodotta dalla cervice, la cui composizione cambia durante il ciclo femminile. Quando la donna non è fertile, presenta una concentrazione di acqua inferiore mentre al contrario durante l’ovulazione e quindi nel periodo di maggior fertilità è più acquoso. Questo rende l’ambiente maggiormente penetrabile dagli spermatozoi. Osservando quindi la consistenza del muco possiamo capire quando stiamo ovulando e qual è quindi il periodo più fertile.
Muco cervicale prima dell’ovulazione
Nei primissimi giorni dopo il ciclo mestruale le perdite di muco cervicale sono pressoché inesistenti o comunque molto scarse. Presenta un elevato grado di acidità e possiamo dire che contribuisce a rendere più ostile l’ambiente per gli spermatozoi. Subito dopo le mestruazioni quindi le probabilità di rimanere incinta sono inferiori. Con il passare dei giorni, ma sempre prima dell’ovulazione, il muco inizia ad essere più cremoso e di colore bianco. Anche in questa fase la fertilità non è al suo picco, ma possiamo iniziare a prestare attenzione ai cambiamenti nella sua consistenza. Più ci avviciniamo all’ovulazione e più le perdite diventano elastiche e filamentose: significa che la cervice si sta preparando per accogliere gli spermatozoi.
Muco cervicale durante l’ovulazione
Il picco di fertilità si raggiunge nei giorni dell’ovulazione e possiamo accorgercene osservando le perdite di muco cervicale che a questo punto iniziano a cambiare in modo notevole. Innanzitutto diventano più abbondanti, ma assumono anche una colorazione differente, più chiara e in alcuni casi trasparente. Anche la consistenza è diversa durante l’ovulazione: il muco diventa più filamentoso ed elastico, simile all’albume d’uovo. Come riconoscerlo? Basta prenderne una piccola quantità tra il pollice e l’indice: separando le dita il muco dovrebbe fare il filo senza rompersi. Quando questa sostanza diventa abbondante significa che abbiamo raggiunto il picco di fertilità e quindi siamo nei giorni più propizi per rimanere incinte.
Muco cervicale in gravidanza
Durante la gravidanza il muco cervicale cambia ed assume una consistenza più appiccicosa, diventando di colore giallognolo. Si sbriciola facilmente e in alcuni casi tende a seccarsi molto in fretta. Durante la gestazione infatti questa sostanza si trasforma andando a formare un po’ alla volta il tappo mucoso, indispensabile per proteggere il feto ed evitare che penetrino attraverso la cervice batteri e microrganismi potenzialmente pericolosi.